Si chiude il 2024 e noi lo ricorderemo come l’anno del grande viaggio.
Ad Avigliana e Bardonecchia ci sono stati gli ultimi due appuntamenti di un percorso che è durato 5 mesi: Da Lampedusa a Bardonecchia, appunto.

Le foto che vedete sono la migliore testimonianza delle serate.
Faccio adesso quello che si dovrebbe leggere alla fine:
GRAZIE! Grazie a tutte e tutti.
Senza neanche un nome, altrimenti dovrei scrivere almeno due pagine e l’intero alfabeto italiano. Vi ringrazio attraverso le azioni di cura che sono realmente state rivolte a questo progetto.
A chi ha organizzato,
sostenuto,
accolto,
conosciuto,
criticato,
scritto,
seguito,
applaudito,
commentato.
A chi ci ha portato biscotti,
sorrisi,
altre storie,
frutta,
complessità,
qualche lacrima e voglia di ricominciare.
Durante la costruzione delle due ultime isole di Espérer abbiamo incrociato gli occhi di tanti ragazzi, minori stranieri non accompagnati, provenienti da ogni parte del mondo. La cosa che lascia me, Laura e Maurizio sempre con la bocca aperta, sono i sorrisi e la gioia di questi giovani, che nonostante abbiano attraversato deserti, mari, torture e dinieghi sono qua, con le mani aperte e il desiderio di futuro. Si vede che Tempo al Tempo è stato scritto e immaginato in Val di Susa: La Cooperativa Frassati, capofila del progetto sostenuto da Con I Bambini, ha tenuto le redini di un partenariato che è andato dalla Sicilia alle Alpi, proprio come il viaggio de L’Immaginifica storia di Espérer.

Così siamo arrivati alla meta e anche noi ci fermiamo, non attraversiamo il confine, come non possono attraversarlo questi ragazzi, come non potevano farlo quelli che nel 2015 ho incontrato sugli scogli di Latte di Ventimiglia e per cui è nata la storia di Espérer. La differenza sta nel fatto che noi potremmo, perché senza alcun particolare merito abbiamo avuto la fortuna di nascere in Europa. Loro no. Devono attendere, integrarsi.
Integrarsi, una parola a senso unico, senza uguaglianza.
Si torna a casa, il viaggio è finito, sfilo la gorgera e il lungo vestito bianco: i costumi andranno lavati e smacchiati. La maschera se permettete la terrei ancora, quella è bene averla a portata di mano, non fosse che ci stanno chiedendo di tornare a “cantare” l’isola che c’è, anche fuori dal tour ufficiale.
Una piccola anticipazione, dato che è Capodanno: Le prime due tappe a fine gennaio 2025, saranno a Baveno e Gozzano, sulle sponde del Lago Maggiore.
Vi scriverò presto, non dimenticate questo diario di viaggio, fra qualche mese stamperemo una mappa, con tutte le fotografie, le note e il testo della narrazione. Se la desidererete potrete richiederla.
Invece solo per voi che avete il “Certificato di esistenza” (se non l’avete affrettatevi a farlo) stiamo organizzando nel 2025 una replica in un posto davvero speciale, perché l’isola a questo punto posso dichiarare senza ombra di dubbio che esiste.
Buon 2025!

Antonio

«Quel che ora sta a cuore a me, è d'arricchirmi di quelle impressioni sensibili che non danno né i libri né i quadri. Per me l'importante è di prendere ancora interesse a ciò che si agita nel mondo, di mettere alla prova il mio spirito di osservazione, d'esaminare fino a qual punto arrivino la mia scienza e la mia cultura, d'essere sicuro che il mio occhio è lucido, limpido e puro... e se le rughe, che si sono scavate ed impresse nella mia anima, si possono ancora spianare»

Viaggio in Italia - J.W. Goethe (1786 -1788)