Nel 2002 il Teatro delle Forme ha creato il progetto “Sentiero diVino”, rassegna di Teatro dell’ Enogastronomia volta ad indagare il rapporto tra l’uomo e i suoi legami con il lavoro, la terra, così da promuovere, anche attraverso le espressioni performative, il territorio e la cultura popolare ad esse legate.Si è sviluppata negli anni, quindi, un’opportunità di promozione culturale e turistica del territorio che mette in luce le singole località, un’occasione unica per visitare luoghi fuori dalle classiche rotte turistiche, per conoscere e gustare i prodotti ed i vini tipici e per assistere ad un teatro innovativo che attinge alla tradizione ed alla cultura popolare, riproponendole in modo dinamico ed interattivo.Ha offerto un’immagine “viva” della tradizione popolare, contaminata dalle tradizioni che il Piemonte ha assorbito nella sua storia ed arricchita dai sapori e dai paesaggi che la cultura del vino ha saputo ri-disegnare sul nostro territorio.

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Il Sentiero diVino Metapoli(S) nasce dall’esperienza del Teatro delle Forme nell’ambito del “Teatro dell’Enogastronomia” e del “Teatro dell’ Arte e della Percezione”, due dei quattro filoni scelti per individuare tutte le produzioni dell’Associazione, unito all’esperienza racconta in questi 10 anni di Sentiero diVino, che ci ha permesso di conoscere i territori, i suoi raccontatori, le sue storie. L’intento è di trasformare sempre più il progetto in un sistema che integra sinergicamente cultura e turismo: un lavoro di ricerca e lettura del territorio, che condurrà alla creazione di “Metapoli(s). Diario Intimo di un Territorio”, che vuole essere appunto un “Diario Intimo” , un romanzo – guida del territorio che collega le città di Asti e Alba, che raccoglie fotografie degli angoli e delle storie che da sempre si raccontano in paese.Per arrivare a completare, scrivere e stampare questa GUIDA CULTURALE, si lavorerà sul e con il territorio fino al 2014, un gruppo di indagine, studierà le peculiarità, i materiali già esistenti, facendo interviste e ricerche.A questa ricerca si affiancherà una parte performativa: ogni anno verrà effettuata una Veglia, in incontro composito, di musica e parole, che servirà anch’esso, a conoscere il territorio e i suoi abitanti; dei momenti di condivisione, che coinvolgeranno associazioni ed enti locali, Testimoni, pubblico, volontari, artisti, ogni persona che vorrà unirsi così da creare una veglia collettiva.Quattro anni di tempo per costruire un nuovo sentiero, una strada immaginaria, fatta di passione e persone: Asti – Alba, ed ogni volta che arriveremo sul territorio, sarà per coinvolgerne dei pezzi diversi, che lavoreranno per tre anni con noi.Il progetto condurrà a più ricadute sul territorio: da una parte una ricerca strutturata sul territori, completa di documentazione testuale, fotografica e video. Dall’altra il progetto editoriale che assolverà la funzione di guida, non in termini classici, ma culturali, che sia inoltre una “Spoon River” del territorio, in cui memorie e personaggi chiave del posto prendono vita dalle loro stesse parole. I destinatari sono molteplici:

– ragazzi partecipanti il gruppo di indagine;

– la comunità coinvolta poiché da parte sarà oggetto della ricerca e da una parte sarà destinataria delle Veglie di Restituzione;

– i turisti e coloro che si avvicineranno al territorio coinvolto, grazie alla guida di Metapoli(S)

Che cosa è il Diario di Metapoli(s)

Un territorio che si racconta, una città, un parco, un area che sente il bisogno di offrirsi ai suoi abitanti e visitatori come nessun altro ha mai fatto. Il visitatore/spettatore avrà la visibile sensazione che gli alberi, le case, le panchine, le botteghe, i caffè ed i suoi abitanti siano all’interno di un gioco di coincidenze, imprevisti, complicità e memorie fantastiche. Questo vuole essere quest’anno Sentiero diVino, un progetto organico di promozione del territorio attraverso l’immaginario della tecnica teatrale.Difatti l’evento nasce con lo scopo innovativo di far dialogare turismo, cultura e valorizzazione delle comunità locali attraverso un’azione di teatralità editoriale e performativa.L’evento è nel contempo una performance ed una guida editoriale della città e del territorio che la accoglie: un diario, un “Diario del Territorio” precisamente, dove le scene sono composte dagli spazi naturali ed archittettonici, dalla storia grande e piccola che ha attraversato la città e i sentieri circostanti, da quel che e stato a quel che avrebbe potuto essere. Non una guida turistica quindi e nemmeno una mappa storica, non un romanzo né un’animazione turistica, ma un vero e proprio racconto del luogo, del suo presente e dello spirito che in ogni luogo vive.

Che cosa è la Veglia

Fin dall’antichità le sere, dopo le giornate di faticoso lavoro, raccogliendo la famiglia, erano accompagnate da riti di socialità, giochi collettivi, racconti, partite a carte o a dadi. Erano semplici occasioni per trascorrere il tempo nel luogo più caldo della casa, spesso la stalla… Era il tempo della veglia, il tempo dell’attesa…La nostra Veglia vuole dunque essere un momento di ritrovo con la comunità fatto di canti, giochi, parole, musica dal vivo, durante il quale racconteremo le storie raccolte durante le ricerche fatta sui comuni e incontreremo i personaggi chiave che abbiamo conosciuto: il parroco, uno storico produttore di vino, un personaggio illustre, il giovane di talento, la bibliotecaria che conosce tutte le pubblicazioni mai stampate, etc…La Veglia sarà quindi sempre diversa, in continuo divenire, pronta a mutare ogni sera a seconda del rapporto che si viene ad instaurare con il territorio.

L’indagine sul territorio: chi e come?

Dal 2010 è quindi partito un percorso di formazione che abbiamo voluto chiamare “Laboratorio di Arti Sceniche per Attori e Formazione del Pubblico”, che ha coinvolto 6 ragazzi in un percorso non solo attorale. Sentiamo infatti da tempo l’esigenza di avvicinarci al lavoro in ambito culturale sempre più tramite progetti e politiche che diventino radici progettuali sui territori e per le persone, che siano stimoli per conoscenze e scambi di intendimenti, anche tra i più i differenti. Per questo motivo quello che da sempre è stato il nostro “Laboratorio Permanente” è diventato un percorso formativo che coinvolge i partecipanti nell’attività stabile del Teatro delle Forme, nel suo lavoro di raccolta di informazioni, peculiarità e bellezze sui territori con cui lavora, nella realizzazione dei progetti, nella messa in scena per il pubblico, lo spettatore, il territorio. I partecipanti risiedono con noi, non partecipano ad un evento, ma ad un progetto culturale.E’ iniziato così il percorso di racconta di materiale per il progetto “Sentiero diVino 2010 – 2014. Metapoli(S). Diario Intimo di un Territorio”. L’appuntamento è di due giorni consecutivi, una volta al mese, sui territori coinvolti dal progetto Sentiero diVino, per confrontarsi, esercitarsi, incontrare i testimoni della cultura, dei riti e dei racconti dei vari comuni, raccogliere il materiale che viene condiviso da tutte queste persone. I ragazzi coinvolti si occuperanno poi di archiviare, secondo la catalogazione ministeriale BDI, di partecipare successivamente alla scrittura del diario di Metapoli(S).

FORMAZIONE DEL PUBBLICO

Il Progetto di Formazione del Pubblico, prima proposta ideata dell’Associazione nel suo anno di fondazione. Dalle origini infatti il progetto artistico interessava le cause che hanno portato ad una degenerazione del rapporto spettatore – attore, spostando lentamente il fulcro dell’attenzione verso il palcoscenico, in un pericoloso autoriconoscimento.

Il primo obbiettivo del Teatro delle Forme è quello di ristabilire questo equilibrio, riportando in primo piano il dialogo e lo scambio tra i due soggetti, in quanto unico mezzo per la crescita socio/culturale di una comunità.

Per raggiungere tali obbiettivi l’attività dell’Associazione si è sempre concentrata nello sviluppo di laboratori teatrali.

Formazione mito 1 . Formazione mito3 . Formazione mito4

Laboratori Scolastici

– Liceo Classico Baldessano, Carmagnola (TO), dal 1997 al 2011

– Liceo I.I.S. N. Bobbio, Carignano (TO) dal 1998 al 2005

– Istituto Comprensivo, Candiolo (TO), dal 2008 al 2011

– Laboratorio Scolastico Integrato Insegnanti/Ragazzi, classi IV e V, Istituti Scolatici Elementari (Plessi Pessione, Riva Presso Chieri, Silvio Pellico), Chieri (TO), dal 2010 al 2012

– Istituto Scolastico Elementare, Plesso Silvio Pellico, classi IV e V, Chieri (TO), 2013

Laboratorio Integrato Insegnanti / Genitori, classi II e III, Istituto Scolastico Elementare, Plesso Silvio Pellico, Chieri (TO), 2013

Laboratorio Teatrale Italia / Spagna, dal 2010 ad oggi – Cooperazione internazionale tra il Teatro delle Forme ed il Centre D’Arts Escèniques de Terrassa (Barcellona), presso il Teatre Principal de Terrassa.

Laboratorio sull’uso della voce (aperto a insegnanti e professionisti), dal 2010 ad oggi, presso i Comuni di Bra (CN), Chieri (TO)

Laboratorio Teatrale Permanente (dai 20 anni in su), dal 2010 ad oggi, presso il Comune di Torino

Laboratorio “Teatro dei Piccoli” (dai 4 agli 8 anni), dal 1996 ad oggi presso i Comuni di Piobesi Torinese (TO) e Carignano (TO)

Teatro e danza per la Terza Età, dal 1996 al 2003 presso i Comuni di Savigliano (CN) e Bra (CN)

Il Teatro dei Piccoli – Rassegna di Teatro Ragazzi (scuole elementari e medie), dal 2000 ad oggi presso i Comuni di Pancalieri (TO), Piobesi Torinese (TO), Osasio (TO) e Chieri (TO)

Progetto Descaos Teatro – per un teatro a piedi nudi – Una nuova concezione di stagione teatrale, un calendario di anteprime, stages ed incontri. All’interno della sala-teatro Alma, prima sala interna al Teatro delle Forme, in cui un pubblico privilegiato entra esclusivamente scalzo, dal 2005 al 2007, Carignano (TO)

Progetto MuseATeatro – Progetti e produzioni teatrali personalizzate su singoli territori che sviluppano la loro anima formativa sulla contaminazione fra arte – teatro e percezione. (Metapoli-s-, Toccami)

Centro Di Formazione Per Le Arti Sceniche, presso i Comuni di Bra (CN) e Chieri (TO), attivo dal 2012 ad oggi, all’interno della Residenza Multidisciplinare Teatro della Comunità

Il Teatro delle Forme presenta il primo progetto di partecipazione attiva per una cultura responsabile, a favore delle scuole, gruppi, associazioni e singole persone del territorio. Nasce proprio con l’obiettivo di aiutare i cittadini a fare ciò che di bello desiderano realizzare per la loro comunità, contribuendo a creare un patrimonio condiviso per ampliare l’offerta formativa del territorio: se insieme si riuscirà a raggiungere l’obiettivo, ogni singolo gesto avrà avuto il doppio del valore.

Il progetto ha come finalità l’intento di offrire ai cittadini una serie di servizi di formazione ed incontri che vengono coprodotti, con gruppi, scuole, enti ed associazioni e che sentano la necessità di un lavoro artistico, allo scopo di far nascere occasioni di agevolare alla partecipazione. I comuni firmatari e il Teatro delle mettono così a disposizione dei “partecipanti” laboratori teatrali, corsi specialistici per l’uso della voce, seminari per l’azione scenica e momenti performativi, garantendone un costo calmierato, con una proporzione di 1:1 ovvero per ogni euro messo a disposizione dei cittadini il Teatro della Comunità metterà l’altro euro per l’attuazione di attività professionali, che avranno la direzione e la cura di Antonio Damasco, attore, drammaturgo e regista teatrale.

Il progetto andrà così a relazionarsi, coinvolgendoli attivamente, con i progetti di diffusione dell’attività di spettacolo e con gli enti e associazioni di promozione socio-culturale dei territori, che diventeranno essi stessi, ognuno con le Sue peculiarità ed esigenze, veri e propri tasselli partecipativi del progetto.