26/27  aprile 2024 

Partiti! Chissà se capita anche a voi questo sentimento che mi rende il distacco un pò doloroso. Neanche questa volta è stato semplice lasciare casa, troppe cose da fare, lasciate a metà, non dette, non sentite.

Partiti! Chissà se capita anche a voi questo sentimento che mi rende il distacco un pò doloroso. Neanche questa volta è stato semplice lasciare casa, troppe cose da fare, lasciate a metà, non dette, non sentite. Troppe cose che immagino necessarie e imprescindibili, almeno fino a quando il viaggio non comincia, poi tutto svanisce, perché non esiste nulla o quasi di così vincolante per doverci rinunciare. 

Bus da Torino a Malpensa e poi volo Lampedusa – Palermo, sono fortunato. Sara e Angelo hanno dovuto prendere un aereo Napoli – Malpensa prima di potersi imbarcare con noi verso l’isola più a sud d’Europa. 

Ma non potevano prendere un Napoli – Palermo e poi Lampedusa?

No, il sud è collegato male, almeno fino a quando non arrivano i turisti, poi i voli si decuplicano anche da lì. Quindi dal sud devi salire al nord per poi tornare più a sud. Assurdo.

Come avrete capito non sarò certo da solo a fare questo viaggio, oltre Sara e Angelo ci sono Laura, Maurizio e Laura. Scriverò più avanti dei miei compagni e delle mie compagne in questo risalire l’Italia. Ecco, scritto così sembra sia uno svelamento: quindi si risale la penisola? Beh dipende se vogliamo tenere l’idea che il sud sia un sotto di un nord, come dimostra il tratto Napoli – Milano – Lampedusa. Nulla ci vieta di fare esattamente il contrario e scendere da sud verso nord, dopotutto questo mondo continua a girare e le nostre piccole storie non sono che momenti di un libro assai più grande. I temi di cui argomenteremo potrebbero orientarci in questa scelta, per decidere solo alla fine se ha avuto le caratteristiche di una salita, quindi con la fatica, ma anche la smorfia e l’impegno di muscoli adeguati o di una discesa che sicuramente porta con se la postura, non solo fisica, di coloro che misurano i passi. 

Ma adesso tocca a voi scegliere se viaggiare con noi

Da subito vorrei dire che in questo diario di viaggio le persone potranno, anzi dovranno, scegliere di iscriversi. Scegliere. Una parola spesso utilizzata ma davvero poco praticata. Non sarà quindi possibile spiare, come facciamo tutti i giorni sui social network, che invece potremo utilizzare per quel che infine si sono rivelati essere: migliaia di spioncini che lasciano intravedere un parziale paesaggio di corpi e sentimenti in movimento. Questo costume, unito alla velocità con cui si consumano fatti ed emozioni, ha legittimato la convinzione di avere ricevuto sufficienti informazioni e opinioni da conoscere una varietà di argomenti.

Non è la verità, così come non basta un titolo per dire di avere letto un libro o un articolo di giornale, così non si conosce una persona osservando la sua “vetrina” virtuale.

In questo viaggio bisognerà proprio determinare di volerla aprire questa porta per entrare nelle stanze e nei mondi che proveremo a incontrare, più che visitare. Credo fortemente che uno dei mali di questi nostri tempi siano le solitudini che ci siamo costruiti o abbiamo accettato di fare entrare nella quotidianità. E i social network, per lo meno quelli più conosciuti, alimentano a loro volta questo modo di vivere: un popolo di guardoni, che resta fuori dalla porta senza dovere agire, senza dovere mai prendere davvero parte all’azione. In premio possiamo commentare, arrabbiarci o solidarizzare, lanciare proclami addirittura e condividere le idee di altri, tutto pur di non vivere davvero, di rischiare in prima persona. La partecipazione presuppone fisicità, con tutte le conseguenze, persone troppo vicine da sentirne l’odore, altre con idee talmente diverse da mettere in dubbio l’idea disneyana di comunità.

A me non resta che confidare nel vostro coraggio, cominciando col darvi il benvenuto nel Diario di viaggio.  Se sceglierai di diventa un abitante dell’Isola di Espérer da domani riceverai notizie direttamente sul Diario. C’è anche un canale whatsapp, dove nessuno potrà vedere il tuo numero di cellulare ma riceverai la notifica dell’avvenuta pubblicazione.

Ora ti lascio perché è la prima volta che calpesto la terra di Lampedusa e sono emozionato a pensare a quelle migliaia di persona che hanno cercato e tuttora provano ad approdare con imbarcazioni di fortuna, altre che sono annegate a pochi km dalla costa. 

Torino – Napoli – Milano – Palermo – Lampedusa.

Di cosa stavamo parlando?

Viaggi, aerei, ritardi.

Già … nulla d’importante.

Antonio 

Come seguire il viaggio?
– accedi ai contenuti speciali sul diario di viaggio: www.teatrodelleforme.it/category/blog-esperer/
– ⁠compila il certificato qui https://forms.gle/EMXJXnrvmjC3SjkP7
– ⁠segui il canale whatsapp: https://whatsapp.com/channel/0029VadDpEBEQIarQZXlqA2H
-Scrivere direttamente a me: teatrodelleforme@teatrodelleforme.it per commentare!